mercoledì 22 luglio 2009

Gare di allenamento proposte da 1A Mistral

TUTTI a Cascina (piscina da 50m all'aperto!) venerdì 24 luglio 2009 per un allenamento collettivo sulla distanza SUPERSPRINT (prenotate a iscriz-gar@1amistraltriathlon .it) non é impegnativo, se non potete venire potete disdire con una semplice telefonata

Appuntamento ore 18.00 - Partenza rigorosamente alle ore 18.30 - Cronometraggio a cura di Nicola (che si sacrifica per tutti dopo Alessandro e Marino - gli altri? ........non fate i furbi ed andate a scuola da Silvio - maestro di "spirito di corpo"......... )

Dov'é la piscina di Cascina? Chiamate il 333-1315654 per le info necessarie

I tempi da battere sono:
MASCHILE - Nicola PRATESI - 30'51" (questa volta senza muta - Tempo omologato!)
FEMMINILE - (In attesa di assegnazione)

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Inoltre già codificato l'appuntamento di allenamento collettivo di Triathlon SPRINT a Marina di Pisa domenica 26 luglio 2009

Appuntamento ore 08.00 - Partenza rigorosamente ore 08.30 - Cronometraggio a cura di Marino, ma se c'é un volontario, per esempio uno che ha problemi con la suocera in casa o cos'altro anche Marino si allena (lo farei volentieri per Ettore, dai datemi una mano vi prego!)
Dov'é a Marina di Pisa? Chiamate il 333-1315654 per le info necessarie

I tempi da battere sono:

MASCHILE - Fabio BELLINI (Livorno Triathlon) - 1h 10' 54" (tempo Assoluto 2009)
FEMMINILE - Angela STEFANI (1A Mistral Triathlon ASD) - 1h 18' 02" (tempo Assoluto 2009)


per il Campionato Sprint 1A Mistral 2009:

MASCHILE - Adriano MASIERO - 1h 13' 38"
FEMMINILE - Angela STEFANI - 1h 18' 02"

Ricordo i costi:
3 euro per i soci 1A Mistral
3 euro per i triathleti di società gemellate con 1A Mistral
5 euro per triathleti di altre società.

Ricordo a tutti l'esigenza di firmare la liberatoria
Prenotare a: iscriz-gare@1amistraltriathlon.it

Saluti sportivi Marino Pratesi - presidente CRTO

giovedì 16 luglio 2009

Seconda tappa del Triathlon Master Series: Olimpico di Annecy





Tappa di avvicinamento per la conquista del "famigerato" scudetto italo-francese dato a tutti i finisher dei tre triathlon in programma del TRIMASTERSERIERS. Il Lungo di Candia del 17 Maggio già fatto, l'olimpico di Annecy in Francia fatto il 5 luglio e prossimamente la gara più dura e imprevedibile all'Elba il 27 Settembre: l'IRONMAN.
Questo triathlon in Francia è stato bellissimo e molto duro, con più di 1000 mt di dislivello in 40 km di bici e scia vietata.. 900 atleti al via con zona cambio fantastica e seggiolina acconto ad ogni bici per potersi cambiare in comodità, roba mai vista. Per la cronaca assoluto 483° su 900 partenti e 144° di categoria su 290.

Franco Menicori









mercoledì 8 luglio 2009

Il presidente FITri Emilio Di Toro, eletto alla guida dell'ETU


Holten (NED) 3 luglio: Storica nomina, per la prima volta un italiano presidente della Federazione Europea di Triathlon (ETU)


Venerdì 3 luglio si è svolto ad Holten in Olanda, il Congresso della Federazione Europea di Triathlon che ha eletto il suo nuovo presidente Emilio Di Toro.
Storica nomina, che vede per la prima volta un italiano alla guida dell'ETU; il neopresidente Di Toro rimarrà in carica fino al 2013.

Intervista ad Emilio Di Toro neopresidente dell'ETU
Emilio Di Toro è stato eletto Presidente dell'ETU (European Triathlon Union) nel corso del congresso che si tenuto questa mattina ad Holten in Olanda. Rimarrà in carica fino al 2013.

Una formalità, visto che il numero uno della F.I.Tri. era l'unico candidato. Un onore e - forse - un onere, dato l'impegno che un simile ruolo comporta.
«Beh, in effetti devo dire che all'estero la corsa alle "poltrone" è meno politicizzata che in Italia. La mia candidatura unica si spiega con il fatto che tutti sanno che si tratta di un incarico abbastanza operativo, che richiede tempo disponibile e capacità di "risolvere i problemi". Quindi davvero più oneri che onori.»

Quando sei entrato a far parte della "federazione" europea?
«All'inizio del 2006, quando fui prima cooptato e poi eletto nell'Executive Board dell'ETU. In questi anni ho lavorato molto all'estero, costruendo una fitta rete di buone relazioni con la comunità internazionale, imparando molto - da un lato - ma facendo anche rispettare l'immagine italiana, dall'altro. È stato in questo periodo che è nata la richiesta unanime, da parte delle federazioni europee, di presiedere l'ETU per il prossimo quadriennio.»

Sono diversi anni che l'ETU sembra aver perso importanza e potere a favore dell'ITU (International Triathlon Union). È davvero così?
«Tutte le organizzazioni "continentali" sono subordinate alle loro Federazioni Internazionali, per ovvi motivi operativi. Quindi l'ITU fa le regole del triathlon, gestisce i ricavi da sponsor e da diritti televisivi, i contributi CIO, eccetera. Ma c'è un "ma" importante: il 60% degli atleti alle Olimpiadi di Pechino si sono qualificati dall'Europa. Inoltre, ben quattro tappe delle "Serie del Mondiale" si svolgono in Europa. Infine, ci sono 39 federazioni europee verso le 124 mondiali dell'ITU. Questi semplici dati numerici rendono l'idea dell'importanza quanto meno politica dell'ETU. E non va dimenticato che oggi la presidenza dell'ITU è della spagnola Marisol Casado, che proprio fino a stamattina è stata la Presidente in carica dell'ETU. Credo davvero che si stia aprendo una stagione diversa per il triathlon mondiale, molto più "europeo centrica"...»

Cosa comporta, in senso pratico, essere presidente dell'ETU?
«Sul versante interno, principalmente: gestire il calendario europeo, soprattutto i Campionati Europei delle diverse specialità. Cosa che già faccio da anni in Italia, e che ho fatto negli ultimi due anni in Europa. Organizzare le produzioni televisive europee, ad eccezione delle WCS. Gestire un gruppo di delegati tecnici che si occupano della qualità delle gare in Europa, secondo gli standard internazionali. Sul piano esterno, più politico: rapporti con il CIO, visto che normalmente l'Europa è un interlocutore privilegiato del CIO, ed anche perché, in quanto componente dell'ITU Board, rientra nelle mie deleghe questo tipo di relazione istituzionale. E con la Comunità Europea, un tema delicato che ci vede partire (come Triathlon ma anche come organismi istituzionali dello sport in genere) in una situazione di forte criticità di rapporti.»

Su cosa concentrerai le tue prime mosse? Quali gli obiettivi?
«Lavorerò principalmente sulla qualità delle gare e degli eventi di triathlon, e sulla loro fruibilità per gli atleti age groupers. L'Europa viaggia a doppia velocità, ed in questo vedo molte analogie con l'Italia: grandi compagnie professionali, che crescono e si evolvono offrendo eventi sempre più qualificanti e privi di difetti. Interi gruppi dirigenti di federazione che conoscono bene il loro lavoro, sono appassionati ma soprattutto preparati ed inseriti nel mondo sportivo. Un linguaggio comune davvero maturo e responsabile, come fortunatamente stiamo verificando anche in molte situazioni italiane. Ma anche organizzatori vecchia maniera che non ne vogliono sapere di crescere e di adattarsi ai nuovi livelli di standard organizzativo, dirigenti sportivi che o non sono professionisti o presumono di esserlo senza avere nessuna esperienza reale. Federazioni che esistono solo sulla carta o per altri interessi politici o di bottega. Ed anche in questo, purtroppo, le analogie con evidenti difetti italiani sono fin troppo chiare...



Anzi, devo dire che in Europa non succede oramai quasi più di riscontrare degli errori tecnici così madornali come quelli che ancora vediamo in Italia nel solo e semplice allestimento dei campi gara: dalle zone cambio non compensate ai percorsi puri e semplici, spesso dei "labirinti metafisici" esposti al traffico delle auto o dei pedoni..
Ma voglio anche, e con orgoglio, ricordare che gli appuntamenti internazionali che abbiamo ospitato in Italia sono tutti considerati - in Europea - di altissimo livello. Rimini, Orosei e Tarzo Revine hanno dato all'estero un'immagine di un'Italia che ha voluto e saputo adeguarsi agli standard internazionali. Gli obiettivi sono, ovviamente, diminuire le distanze, supportando chi è rimasto indietro ma vuol "crescere", o isolando chi dimostra ancora di non essere in grado di adeguarsi ai cambiamenti che sono oramai radicati nelle realtà del triathlon europeo.»

Nel 2012 le Olimpiadi saranno a Londra. Quale pensi possa e debba essere il ruolo dell'ETU verso questo importantissimo evento?
«Lavorare sull'Olimpiade è un ruolo politico che spetta all'ITU.
Cercherò di evitare sovrapposizioni. Anzi, credo l'ETU dovrà essere tutta concentrata nel mantenere ben validi gli attuali criteri di qualificazione olimpica, che si basano sulla qualità tecnica, sul merito sportivo, e non sono infettati da criteri di opportunità "geo politica".»



Sono proseguiti ad Holten i lavori del Congresso ETU con l'elezione di tutti gli italiani proposti all'assemblea:

Aldo Lucarini (Segretario Generale FITri)
Membro della Commissione Sviluppo e Promozione ETU

Segio Migliorini (Medico Federale FITri)
Membro della Commissione Medica ETU

Stefano Mondello (Responsabile Settore Amministrazione FITri)
Membro del Collegio dei Revisori dei Conti ETU

Oscar Petroboni
Membro Commissione Tecnica ETU


Dal sito federale www.fitri.it

giovedì 2 luglio 2009

Concluso il minicorso

Si è chiuso il 29 giugno con l'ultimo dei quattro appuntamenti in programma il minicorso di tecnica nel nuoto per triathleti, tenutosi nella piscina dell'Acquacalda nel mese di giugno.

Ricche le adesioni di poderosi nuotatori che come squali guizzanti hanno popolato e solcato le acque clorose della piscina esibendosi in acrobazie rocambolesche, degne di Phelps! (...cala, cala...).

Anche se i nuotatori decisamente non erano competitivi, la bravura e competenza di Michela a bordo vasca ha sicuramente apportato positivi effetti, dando consigli, evidenziando errori e proponendo esercizi per correggerli. Da "positivi effetti" a "nuotare bene" ce ne corre, per questo speriamo di poter bissare il corsettino anche dopo l'estate.

Per festeggiare l'iniziativa del nuoto è stata proposta una serata per MARTEDI' 7 LUGLIO, con pedalata tardopomeridiana con il seguente programma:

ore 18,00 ritrovo al ceppo per pedalata (bici da corsa)
ore 21,00 cena (Pizzeria La Veranda a Vico Alto, da confermare)

Per aderire scrivere a triathlonsiena@gmail.com oppure telefonare a Luca 328.1340456

Olimpico di Barberino: esordio all'adrenalina per il gallettino!



Nella splendida cornice del Lago di Garda si è corso il triathlon olimpico di Bardolino, oramai alla XXVIesima edizione. Alcuni atleti del Triathlon Siena Nuoto hanno partecipato. In particolare la gara ha visto l'esordio nella triplice di Davide Galli, che ha fermato le emozioni della gara in queste righe.


Adrenalina, paura:
Sono le emozioni che possono portare una persona a fare cose di questo genere!
Poi al momento del via …………!!!
La schiuma ti sovrasta, il caos ti fa perdere l’orientamento.
Cerco di “nuotare”correttamente, ma per molte volte è impossibile, siamo stretti come sardine, quindi mi agito, provo a respirare, ma anche il respiro si fa duro per chi come noi sfida il lago.
La notte prima della gara il temporale ha imperversato su Bardolino, facendoci temere il peggio; poi la mattina spazza via ogni dubbio e siamo pronti sul pontile del lago.
Dopo pochi metri e tante querelle con altri concorrenti, che pur di guadagnare un secondo “non vitale” ti passano sopra , sono riuscito a trovare ritmo e orientamento.
Con grande enfasi e tenacia sono riuscito ad concludere la prima mia frazione di nuoto .
Le seguente frazione di bici è stata segnata solo dalla altimetria variabile del percorso, che ha portato una notevole difficoltà a tenere scia e ritmo.
Ultima frazione di corsa, non per questo la meno difficile, è stata allietata da un percorso fantastico tra costa del lago e il pittoresco centro storico di Bardolino.
La mia riflessione finale?
Questa esperienza non poteva essere più positiva di così , tanto che vorrei affinare tecnica ed esperienza per il prossimo anno, per portare a casa un risultato migliore.
Davide Galli