giovedì 28 maggio 2009

Allenatri 1/2009 Maggio-Giugno

Cari colleghi,

con l’inizio del nuovo quadriennio AllenaTri esce in una versione rinnovata nella grafica e nei contenuti. La rivista, che verrà chiamata più propriamente Quaderno Tecnico Scientifico essendo unicamente a diffusione interna, ha superato brillantemente i primi anni di attività proponendosi spesso con articoli dai contenuti di un discreto livello. A partire da questo numero, il Quaderno, oltre ad avere una veste grafica più elaborata con una copertina sempre nuova, propone delle novità anche dal punto di vista della pianificazione degli articoli e dei contenuti. Si prongono sette categorie diverse di contenuti ben identificabili da diversi colori e da una veste grafica richiamata anche nella copertina. Saranno quindi immediatamente identificabili gli articoli scientifici dai quali ci si aspetta opportuno rigore e professionalità da parte dell’autore, come pure quelli estremamente pratici e applicativi o le semplici interviste a personaggi di interesse. In quest’ultimo caso, ad esempio, sarà chiaro che i contenuti si riferiscono a opinioni dell’intervistato e riportate per il valore dimostrato dal personaggio e non per il valore dei contenuti dell’intervista. Le categorie sono le seguenti:

a)METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO: APPLICAZIONI PRATICHE PER IL TRIATHLON
A questa categoria appartengono tutti quelli articoli che propongono metodologie di allenamento nel triathlon dall’immediata valenza pratica.. A questo genere di articoli verrà data una importanza maggiore nella pianificazione annuale, viste le esigenze di conoscenza dei metodi pratici di lavoro riscontrate durante i corsi e gli esami per la formazione dei tecnici.

b)TEORIA E METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO
Articoli di carattere non necessariamente specifico che riportano sia i recenti sviluppi e le nuove acquisizioni sulla metodologia dell’allenamento, facendo riferimento a nuove pubblicazioni o a recenti seminari e convegni monotematici, come pure i concetti di base della metodologia dell’allenamento che rivestano particolare interesse per il triathlon a supplemento di quanto proposto nei corsi di formazione.

c)INTERVISTE E RESOCONTI
Interviste a personaggi tecnici-scientifici di rilievo e resoconti della attività didattica e di esame del SIT . In questo secondo caso verranno proposti i lavori più meritevoli svolti dai corsisti nella preparazione delle loro tesi di esame o presentazioni finali. Anche i report di gare o resoconti di raduni possono essere inclusi in questa categoria.

d)SCIENZA DELLO SPORT APPLICATA AL TRIATHLON
Fondamenti , recenti sviluppi e nuove acquisizioni sulla scienza dello sport applicati al triathlon. Sono articoli di carattere scientifico.

e)BIOMECCANICA E NUOVE TECNOLOGIE APPLICATE AL TRIATHLON
Aspetti meccanici dei gesti sportivi e utilizzo delle nuove tecnologie per la conduzione ed il controllo dell’allenamento.

f)SCIENZE MEDICHE APPLICATE AL TRIATHLON
Articoli scritti da esperti del settore medico e riguardanti tutti gli aspetti di interesse per l’allenamento e la gara nel triathlon.

g)SCIENZE SOCIALI, RICERCA E PROMOZIONE DEL TALENTO
Lavori e recenti acquisizioni sugli aspetti dell’individuazione e la capace promozione del talento che attualmente assumono un importanza unica e fondamentale per il conseguimento di risultati internazionali di rilievo.

h)RIQUADRI FLASH
Contributi sintetici in cui vengono forniti resoconti di seminari o di riunioni tecniche, glossari di termini tecnici-scientifici, news rispetto ad articoli e lavori già pubblicati e key skills su un particolare argomento tecnico-scientifico.
La rivista come sempre è aperta a tutti quegli autori interessati a fornire contributi e per questo è stato deciso di rendere subito disponibili in seconda copertina delle indicazioni su come devono essere inviati gli articoli, con l’unica preghiera di mandare articoli scritti nella forma indicata e dai contenuti riservati all’effettivo campo di competenza nello sport dell’autore.

Buona lettura a tutti

Roberto Tamburri - Direttore Sportivo FiTri


Per quanti desiderino ricevere copia PDF della rivista, scrivete a triathlonsiena@gmail.com

martedì 26 maggio 2009

Annullate alcune gare dell'Iron Tour Italy

Il Comitato Organizzatore dell' IRON TOUR ITALY , visto il mancato raggiungimento del numero minimo di atleti iscritti alle competizioni:

- Duathlon Sprint Capoliveri in programma il giorno 30 maggio 2009
- Acquathlon di Marciana Marina in programma il giorno 1 giugno 2009
- Triathlon Sprint di Portoferraio in programma il giorno 2 giugno 2009

si vede costretto ad annullare queste prove.

Resta tuttavia in programma la gara CAVORACE in programma il giorno 31 Maggio 2009 che prevede le distanze 70.3 e Triathlon Sprint.

(comunicato stampa)


Triathlon Lecco

mercoledì 20 maggio 2009

IronFrank a Candia, dieci anni dopo...




Torno a fare un triathlon lungo (4km nuoto,120km bici ,30km corsa) dopo dieci anni a Candia Canavese. Era il 1999 nella Val di Non in Trentino un posto da incubo per i percorsi a bici e a piedi. Ricordo che in bici non c'era neanche un metro di pianura , e che appena usciti dall'acqua c'era una "salitella" che molti avevano fatto a piedi da quanto era ripida. Nel mezzo tra questi dieci anni ci sono 11 Ironman.... ma torniamo a Candia.Un'altra esperienza, 300 a partire ( in Val di Non 88, altri tempi ) in un posto molto bello e totalmente diverso. Il nuoto si svolge su due giri con uscita dal lago e corsa a piedi per 200mt, tempo 1h,16. La bici scorrre piacevole su un percorso leggermente vallonato. Tre giri da 40 km . Chiudo il primo giro a 33km/h di media, mi impressiono e cerco di "mantenere la gamba" rallentando e finendo con quasi 31 Km/h di media. Devo dire che i giudici hanno controllato tantissimo sul percorso evitando i soliti furbi di fare la scia.Ed ecco le note dolenti: 30 km di corsa. Qui avevo decisamente paura, visto che il mio ginocchio sx non ce la fa più. Sono tre anni che corro continuamente con il dolore di un menisco ormai andato, ma ora sono arrivato veramente in fondo!. Il giovedì prima di partire per Candia, sono tornato dall'ortopedico il quale a questo giro non ha avuto dubbi nel sentenziare l'operazione e sconsigliare la partecipazione alla gara. Con questo verdetto e con il dolore addosso ho corso la gara! Tutto questo grazie alla testa e alla voglia di non mollare mai! Chiudo con circa 3 ore di corsa, con l'orgoglio di dire di non aver mai camminato, certamente il mio stile di corsa era quello di un moribondo che ha poca a m.......... Totale 8h,16 con tanta felicità di aver portato a termine un'altra impresa. Ora l'obiettivo sarà quello di mettere a posto il "motore" per tornare a godere al massimo le gioie che questo sport dà .
Un saluto caro a tutti gli amici.
Franco Menicori


sabato 16 maggio 2009

Tecnica nel triathlon - 1

Dal web video e letture utili al miglioramento della tecnica nel triathlon


Il triathlon è uno sport di recente nascita, e quasi sempre ogni atleta proviene da altre discipline, non necessariamente nuoto/bici/corsa. Pertanto ci si affida sempre di più all'aiuto di amici veterani per tanti consigli su preparazione atletica, tecnica di allenamento, materiali, preparazione della zona cambio.

Si vuole qui iniziare una raccolta di informazioni utili, tratte dal web, che non ha la pretesa di essere esaustiva, ma ha il solo scopo di riportare informazioni utili nella multidisciplina.

Iniziamo con mettere e togliere la muta. Quasi sempre una difficoltà, soprattutto in considerazione del fatto che in quei momenti manca spesso la calma, specie all'ingresso in T1.
Ecco alcuni interessanti video (purtroppo in tedesco ed in inglese, ma le immagini sono abbastanza eloquenti) su come indossare una muta.

INDOSSARE LA MUTA - SAILFISH

INDOSSARE LA MUTA - ORCA



Per quanto riguarda la tecnica di corsa, anche molti runner non dedicano abbastanza attenzione a quelli che sono gli esercizi di tecnica e di potenziamento dei piedi, caviglie e polpacci, soprattutto legati a quelle che sono coordinazione e ottimizzazione della tecnica.

Ecco un ottimo video ricchissimo di esercizi (tra l'altro eseguiti benissimo...). In rete se ne trovano veramente molti...

ESERCIZI TECNICA NELLA CORSA


Infine un interessante inserto della rivista 220 Magazine per i principianti, ma che può fornire molti spunti di riflessione anche per chi neofita non lo è più.

GUIDA PER PRINCIPIANTI (in inglese)






Per quanti avessero contributi, video e link utili da rendere disponibili inviarli a triathlonsiena@gmail.com

venerdì 15 maggio 2009

Report Triathlon Sprint Levanto 10.05.09



Il 2° triathlon sprint della città di Levanto è stata una gara bella ma molto dura sia per il kilometraggio (26 km in bici con modifica al percorso originario per via di una frana) che per l’ altimetra della frazione in bici che di quella podistica.
Si presentano alla manifestazione circa 370 atleti,partenza della frazione a nuoto in 2 batterie, veniamo suddivisi in 3 griglie per evitare di prenderci a cazzotti, ma le botte nei primi 150 – 200 mt le ho prese lo stesso….. Il percorso prevede un triangolo con una sola boa centrale, partenza e uscita dall’ acqua distinte.
Esco dall’ acqua in 49esima posizione, corro e eseguo la T1 bene senza intoppi, salgo in bici e inizio a pedalare….poche centinaia di metri dopo inizia la subito salita che presenta degli strappi impegnativi dove utilizzo tutti i rapporti che ho a disposizione. Riesco a recuperare diverse posizioni, si forma un gruppetto che mi aiuta a tenere un buon ritmo in salita. Il panorama una volta arrivato in cima a circa 600 mt slm è stupendo, siamo alle porte delle 5 Terre. Inizia subito la discesa repentina verso la T2, la strada in un primo momento più stretta, nella seconda parte con curve ampie lungo la strada provinciale che ci riporta Levanto.
Eseguo velocemente la T2 e inizio a correre. Ci sono da percorrere 2 giri insidiosi con la rampa di scale (40 mt di dislivello) per arrivare al castello e la rampa di scale a scendere per tornare sulla passeggiata al livello del mare inoltre un altro strappo da percorrere in salita ti stronca le gambe e il fiato.
Sono stanco ma riesco a correre dignitosamente a circa 4’ al km concludendo in 36 esima posizione assoluta e 8° di categoria S4.
Nel complesso è stata una bella manifestazione alla quale consiglio di partecipare. E’ un triathlon dove i tempi sono solo farina del tuo sacco e non sono frutto di una buona tecnica ciclistica (stare in scia in gruppo) e di recitazione (non tiro perché non c’è la faccio…..ma dopo la T2 corro a 3’30’’ al km….). Credo che con gli anni ci siano tutte le carte in regola per farla diventare un “classico” del circuito di gare nazionali.

Bruno Pirrotta


2 maggio duathlon di Grosseto

Tre medaglie e belle soddisfazioni in terre di maremma per il TriSiena

Un bel ponte del primo maggio è stato caratterizzato dalla presenza di numerosi atleti del TriSiena.
In una bella giornata, i senesi si sono allineati baldanzosi al nastro di partenza, compresi i due "novizi" del multisport di quest'anno, con addirittura Michela alla sua prima gara!

La gara è stata purtroppo caratterizzara da alcune cadute, che hanno coinvolto Luca Negrini e Luciano Magi. Entrato in T1 in 20esima posizione Luca ha dovuto perdere il treno in bici a causa della caduta, dovuta ad un contatto con un altro atleta. Nonostante le escoriazioni ed una mano dolorante ha ripreso la gara, concludendola non certo al meglio delle condizioni. Ottima la prova dell'ormai collaudato Davide Galli, che ci ha preso definitivamente gusto. Molta fatica per Cesare Bubbolone Morandini, al rientro alle gare dopo una pausa. Cesare, lo sforzo profuso è stato anche immortalato, bravo!!!
Difendono le posizioni anche Marco Cenni e Franco Menicori, in preparazione del lungo a Candia, ma ancora dolorante al ginocchio.
Lodevole la prova dell'M3 Marco Giamello, che porta a casa un oro di categoria, al pari di Michela Menegon. Anche il nonnetto terribile Luciano, nonostante la caduta, riesce a indossare la medaglia d'argento della categoria.

A contorno della gara "dei grandi" si sono svolti anche un minitriathlon e un duathlon kids, che hanno visto la partecipazione delle nostre nuove leve Alberto ed Elena Menicori! Bravi ragazzi!









mercoledì 6 maggio 2009

Un pesce fuor d'acqua: il duathlon visto da una nuotatrice

Michela Menegon, nuotatrice in prestito al duathlon, ci racconta il suo punto di vista



Il mio primo duathlon? Che devo dire, non sapevo che aspettarmi e mi avevano raccontato molte storie di gente forte e di quanto è faticoso cambiare disciplina. Vengo dal nuoto ma qui dovevo fare due sport che di solito non faccio, a dire che ero preoccupata non spiega abbastanza bene come mi sentivo! La cosa che mi preoccupava più di tutto erano i cambi, li vedi in TV e sembra cosi veloci, ma ogni volta che ho provato a casa mi sono sentita tanto imbranata. Veramente pensavo di essere abbastanza preparata per la parte atletica ma mi sono resa conto che non avevo idea di quello a cui andavo incontro. Da gare podistiche a Siena sapevo che a corsa andavo bene. E che avrei avuto problemi con la bici visto che erano circa 8 anni da quando sono montata su una bici l'ultima volta (e solo per una passeggiata) e ovviamente in un mese e mezzo non era possibile fare grandi cose. Ma ero tranquilla, pensavo di poter fare abbastanza bene. Noi donne siamo partite dopo gli uomini, e come sono partite!!! Ma come fanno? Mi avevano avvertito che le donne erano forti ma non mi aspettavo cosi forti. Pensavo che avrei potuto stare con o vicino a loro nella corsa ma era impossibile, forse ho sbagliato io qualcosa perché ho tanto ancora da imparare sulle gare di podismo.
Dopo i 5km non vedevo l'ora di montare in bici, anche se è il mio punto debole ma essendo debole sapevo riprendevo un po’ fiato. Anche qui mi era stato detto di non perdere il gruppo e la scia, ma quella più vicino a me ha spinto tanto all'inizio fra il traffico di Grosseto, che mi faceva paura perché le macchine non prestavano molta attenzione a noi! Quindi ho perso il gruppo e la scia. Ma era bello in bici, dopo la fatica che avevo fatto nella corsa, anche perchè era tutto in pianura io l'ho preso con calma e mi sono divertita e stavo bene. Gli ultimi 2.5km di corsa erano meglio dei primi, forse era un fatto mentale...ero finalmente in fondo! La cosa più antipatica era dover prendere quegli elastici ai passaggi di ogni lap, che poi non sono serviti a niente perché non ci hanno controllato! Allora perché quando sono stanca morta pensare che dovevo prenderli quando in fondo non servivano? Questo rimarrà un mistero per me almeno per ora ma non si può imparare tutto in una gara. Che cosa ho imparato alla gara? Si perde tanto tempo ai cambi se non li fai bene, e quindi devo pensare a imparare di farli meglio. Forse la cosa che mi ha più colpita era che i ragazzi della squadra con le varie compagne sono stati veramente fantastici e prima della gara mi hanno spiegato con cura tutto quello che dovevo fare e che cosa sarebbe successo, quindi almeno ho iniziato la gara più tranquilla. Sono stata accolta dalla squadra con un grande calore e tutti si preoccupavano di spiegarmi quello che dovevo sapere, di questo vi ringrazio tutti. Ma non erano solo loro ad accogliere la nuova atleta, tutti erano molto simpatici e non c'era quella sensazione che si trova nelle gare in piscina di “non parliamo troppo con il prossimo”, erano invece tutti molto rilassati e amichevoli. L’ambiente è decisamente bello. Con la soddisfazione di avere fatto una gara impegnativa e considerando le persone e il clima che ci sono direi che questo è uno sport molto bello e che vale la pena di aver cominciato.

Michela


martedì 5 maggio 2009

18-19 aprile 2009. Fine settimana "a tutto duathlon" a Rimini

In una due giorni di duathlon full immersion tra sole e pioggia, gli atleti del trisiena hanno fatto valere la loro presenza. Atleti, si, proprio atleti, che non necessariamente hanno prestazioni al top, ma che mettono lo spirito e il cuore in quello che fanno. E così è stato dai veterani più esperti fino ai novizi al loro esordio nella multidisciplina.
I campioni hanno fatto gara a sè, sia nello sprint del sabato sia nel supersprint staffetta a squadre della domenica. Bellissimo vedere i professionisti all'opera, uno spettacolo all'interno di una giostra di eventi e di bei momenti sportivi.

Lo sprint di sabato ha visto l'esordio di Carlo Mattia, alla sua prima esperienza nel multisport. Ottimo l'impegno, positivo il risultato soprattutto per quanto riguarda il divertimento e l'esperienza. Carlo, ora sei dei nostri, oramai sei nel giro e non riuscirai più a fare a meno della zona cambio!!!





Bella prestazione del podista (ma oramai corrotto a duathleta eheheh) Luca Negrini, che stavolta non si fa sorprendere da problemi di bici.
Davide Galli, che oramai novizio non si può chiamare più, si fa stavolta prendere troppo dall'enfasi e, per tenere il passo del gruppetto, decide in zona cambio T1 di non sostituire le scarpe da running e di pedalare (con pedali con attacco...) con quelle scarpe! Ahiahiahia gallettino, hai toppato! La scorretta posizione e la sicuramenta problematica pedalata si manifestano dapprima in problemi nel tenere il passo, e in terza frazione con una bella secchiata di crampi...
Sempre col coltello tra i denti il veterano Franco Menicori, che sembra riprendere passate condizioni di forma nonostante i continui problemi articolari.
Il veterano Marco Cenni, già accanito sostenitore del clan "nonnetti terribili" difende con onore la categoria, e strappa comunque una buona prestazione.


La gara di domenica è stata parzialmente guastata dal maltempo. Entrambe le squadre sono state inserite nella batteria del pomeriggio (batteria di quelli "forti"...un motivo ci sarà....o no?!). Molte cadute sull'asfalto viscido del lungomare, bagnato da una fastidiosa pioggia, per fortuna nessuna ha coinvolto i nostri atleti.
Il team Manicori-Galli-Negrini sfoggia immediatamente una condizione di forma eccellente, nonostate la stanchezza per la gara del giorno precedente. Ottima la loro prestazione.
Il team Cenni-Magi-Fasano difende la bandiera, lottano aspramente per la penultima posizione, con successo. L'onore è salvo! Ma si, siamo andati per divertirci e ci siamo riusciti, mostrando la grinta anche nell'ultimo cambio di staffettista, con un entusiamo non da meno dei primi classificati!